Amicizia e letteratura

Letteratume
3 min readAug 31, 2020

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«Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene. E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno.»

Sono due anche le vite rievocate da Emanuele Trevi nell’omonimo saggio edito da Neri Pozza: un omaggio alla storia di due amicizie, ciascuna vissuta con il proprio portato di emozioni, scontri, intese e non detti.

Rocco Carbone, fisionomia spigolosa e lineamenti marcati, è lo scrittore emergente, innamorato della semiotica e dello strutturalismo, legato a Trevi da “un cameratismo ironico e competitivo” ma anche da pretese a cui seguono malintesi e da esperienze che generano mondi. Un energico infelice capace di affastellare in un buco nero tutti gli eventi lieti e positivi, una tendenza che l’autore etichetta come “rocchite”.

Pia Pera, più timida e imbarazzata, bizzarra e anticonformista, è stata scrittrice e impavida traduttrice, innamorata del giardino e della bellezza che ne discende, ma al contempo attratta dai suoi opposti e da un inevitabile dose di masochismo, che l’ha salvata “dalla prigione delle buone maniere intellettuali”.

Pia Pera

In Rocco e Pia, andati via troppo presto, coesiste una miscela di gioia e sofferenza, che dà vita ad un ingranaggio segreto chiamato destino; entrambi restano in vita grazie alla prosa levigata e appassionata dell’amico cantore.

Due vite è un saggio su amicizia e saggezza, sul fascino del caso e sull’esperienza “spietata e sbadata matrigna”: in questa temperie si incontrano Gadda, Garboli, Omero, Puškin, una contrastata traduzione di Lolita e tanti altri fieri protagonisti, che si muovono sullo sfondo di una letteratura potente e sincera.

Il delicato e partecipe lavoro di Trevi rende merito e regala eternità, prima che arrivi la “festa del Nulla”, non solo a due vite, due esistenze, due mondi, ma a due figure che, nella loro prorompente intensità, sono tanto vere quanto romanzesche.

«Saranno davvero esistite due persone come Rocco, e Pia? E di chi possiamo dire con certezza che ha avuto una vita felice, o infelice? Non è forse, di ogni emozione che accade davvero in noi, di ogni parola davvero importante, vero anche il contrario?»

Rocco Carbone

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