Francesco Lancia e le biografie travisate di uomini illustri

Letteratume
2 min readJul 26, 2022

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Basterebbe il titolo, Santi, poeti e altri lavoratori autonomi (Rizzoli) e l’inedito accostamento tra categorie di lavoratori a restituire l’intento felicemente dissacratorio del suo autore.

Francesco Lancia scrive per radio e TV (celebri le sue incursioni su Radio Deejay in Chiamate Roma Triuno Triuno con il Trio Medusa, che gli hanno aperto la strada per la meritata titolarità del programma Frank e Ciccio) e conosce, applicandoli con metodo, tempi e meccanismi comici.

Le diciotto biografie “travisate” ci mostrano aspetti laterali e, va da sé, esilaranti e surreali di grandi personaggi della storia patria e internazionale.

Perennemente sospese tra la documentazione storica e il cazzeggio, queste vite appaiono ancor più mirabolanti e potrebbero suscitare, si parva licet, anche l’approvazione postuma di illustri predecessori come Achille Campanile e Giuseppe Pontiggia.

Il libro è uscito nell’estate del 2021 ma fa ridere oggi e farà ridere sempre, perché ha il pregio di non essere l’instant book di un comico ma un lavoro di accurata ricostruzione e sagace decostruzione messo in piedi da un raffinato umorista.

Cristoforo Colombo

Tra testi inediti e dettagli gustosi passano davanti agli occhi del lettore Dante e Leonardo, Maria Montessori e Galileo Galilei (“Einstein con la barba”, a detta degli ammiratori capaci di viaggiare nel tempo), Giulio Cesare e un Giuseppe Garibaldi che mette in giro false voci sul divieto di mangiare porchetta tra Umbria e Lazio.

Spassosi anche gli aneddoti relativi a Mussolini sceneggiatore di Bambi e all’ultimo sorriso di Giacomo Leopardi, mentre punte di ilarità si toccano con Cristoforo Colombo al quale “vengono fornite tre caravelle: la Inna, la Tinpa e la Samaritana, che passeranno alla storia con il nome di Nina, Pinta e Santa Maria dopo che una violenta tempesta al largo di Haiti ne mischierà le lettere.”

Che si tratti di Caterina da Siena o di Fibonacci, la sensazione è di guardare con ironia e divertimento dentro le storie di personalità illustri che diventano umane e finanche comiche, grazie a una penna ispirata, ironica e sagace come quella di Francesco Lancia.

«Nel 1780 Volta inventa il condensatore elettrico, un apparecchio che serve ad accumulare elettricità per scaricarla all’improvviso e, qualche settimana dopo, lasciandolo per errore su uno sgabello, inventa anche il primo rudimentale prototipo di sedia elettrica.»

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