Cose che succedono con Cameron
Un uomo e una donna, qualche luce e molte ombre.
L’ambientazione di Cose che succedono la notte, ultimo romanzo di Peter Cameron edito da Adelphi, è un’imprecisata località del Nord Europa, caratterizzata da una stagione invernale che imperversa in tutto il suo rigore e da un’atmosfera a tratti tetra e a tratti imperscrutabile.
I due protagonisti, provenienti da New York ed etichettati per tutta la narrazione come “l’uomo” e “la donna”, alloggiano in un albergo barocco e fatiscente, fiancheggiati a loro volta da comprimari — una cantante sul viale del tramonto, un ambiguo uomo d’affari, un barista silenzioso — che, a rotazione e per brevi attimi, si prendono la scena per arricchire quell’atmosfera di imprevedibilità che accompagna l’intero romanzo.
Un orfanotrofio è la meta verso la quale si dirige la coppia per soddisfare un desiderio di eternità e di maternità ormai irrealizzabile a causa di una grave malattia della donna; un enigmatico guaritore ne incrocia nemmeno troppo incidentalmente il loro cammino. Sono loro — un luogo e un uomo — gli snodi che dovranno essere attraversati.
Spostandosi tra la camera, la hall e rare sortite all’esterno, l’uomo e la donna si troveranno a vivere esperienze crude o ambigue, metafisiche o incomprensibili, riconoscendo nel fato l’unica guida in grado di aiutarli a capire quello che stanno vivendo.
Non è solo l’intreccio, che cammina sul filo del mistero grazie a eteree figure e imprevedibili accadimenti, a rendere questa storia un gioiello.
I dialoghi e i dettagli ne impreziosiscono infatti l’intelaiatura, dispensando frasi che inducono a farsi domande sulla capacità umana di adattarsi a un brusco cambiamento (“Ma non rinunciare alla tua vita, non fonderla con la sua. Non fonderla con quella di nessuno. Questo è il mio vero consiglio”) e regalando descrizioni magnetiche (“Gli occhi erano grandi e forse un tantino troppo distanziati, come se il desiderio continuo di guardare sia davanti sia di fianco li avesse scollati e spinti a migrare ai lati del viso”).
Una prosa magica e una nettezza nel cesellare tutti gli ingredienti a disposizione rendono quindi l’ultimo romanzo di Peter Cameron una lettura imprescindibile nel panorama letterario internazionale.
«Sono cose che succedono. Le persone spariscono, sempre che ci siano mai state.»