Dodici letture per restare a casa
Libri per distrarsi e far passare il tempo, per sognare o per sperare.
Libri da leggere o da farsi leggere; libri per ricordare o per non far assopire le coscienze.
Questo e molto altro passa tra le mani di lettori abituali e non, al tempo del Covid19 e del doveroso soggiorno prolungato fra le mura domestiche.
Di seguito troverete alcuni consigli per impiegare il tempo in compagnia di piccole e grandi storie da rievocare quando tutto sarà finito.
Medici in prima linea
Senza alcuna forzatura retorica i veri eroi nella lotta alla pandemia sono i medici e il personale sanitario che vivono quotidianamente al fianco dei pazienti, pertanto è giusto partire proprio dalle storie di questi santi laici che rischiano la vita per salvare quella altrui.
Pappagalli verdi di Gino Strada ne è un esempio applicato ai peggiori scenari di guerra: la cronaca dell’impegno del fondatore di Emergency in Afghanistan e in altri teatri bellici è la testimonianza più luminosa dell’importanza del Giuramento d’Ippocrate e del ruolo fondamentale svolto da chi aiuta il prossimo.
Non meno necessario risulta affrontare le questioni sanitarie con rigore metodologico e accuratezza scientifica, come da sempre fa il virologo Roberto Burioni nei suoi saggi tanto circostanziati quanto godibili.
L’ultimo e tempestivo lavoro, Virus La grande sfida, aiuta a districarsi con chiarezza tra le numerose aporie e fallacie riversate sui media e sui social. La ricostruzione della genesi della “nuova peste” e delle tante battaglie sostenute dalla ricerca si alternano a esempi inequivocabili sulla trasmissione dei virus, che dimostrano ancora una volta che la scienza, per quanto umana e imperfetta, resta l’unico baluardo contro l’oscurantismo.
Una storia, mille storie
Chi ha detto che il distrarsi ha sempre un’accezione negativa? Il trarsi fuori da una situazione angosciante, il vagare con la mente altrove (seppur per poche centinaia di pagine) è un balsamo a cui ricorrere con piacere.
Roberto Bolaño ha sempre avuto la capacità di favorire questo processo e nei Detective selvaggi lo fa raccontando storie aggrovigliate, discordanti, magmatiche e circuendo benevolmente la nostra attenzione in un romanzo che è un giallo, ma anche un sogno, un gioco, un’agonia.
Analogamente Il regno dei fossili di Davide Orecchio è un perturbante invito alla sospensione dell’incredulità, in cui alla storia d’Italia si affianca quella di Albina, una ragazza tormentata dalla presenza di Andreotti, autentica epitome della storia patria. Realtà storica e finzione danno dunque il via al proliferarsi di una, cento, mille storie dentro le quali ci siamo anche noi.
Lingue meravigliose
Avendo molto tempo a disposizione e volendo prorogare la “dis-trazione”, può essere lecito farsi assalire da qualche dubbio lessicale o sintattico.
L’italiano è meraviglioso del Presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini non è un prontuario grammaticale, ma un’analisi attenta e rigorosa, tutt’altro che pedante, dello stato di salute della nostra lingua, che ci dà la possibilità di viaggiare tra errori e orrori della nostra splendida lingua.
Di meraviglioso ci può essere lo strenuo tentativo di salvare una lingua salvaguardandone anche il patrimonio culturale e sentimentale. L’idioma di Casilda Moreira di Adrián N. Bravi è il commovente resoconto del viaggio di un giovane studente verso la pampa argentina alla ricerca degli ultimi due parlanti di un idioma in via d’estinzione.
Evasioni letterarie (e animali)
L’evasione narrativa è l’intento di ogni romanzo, ma in fuga (e non solo di questi tempi) ci sono anche le narrative di Gianni Celati: Narrative in fuga contiene quattordici saggi che scandagliano il mondo di grandi scrittori e delle loro opere. Melville e Perec, Joyce e Twain, Beckett, London e Céline sono autori di capisaldi della letteratura e, grazie a questo libro, diventano protagonisti di veri e propri saggi nel saggio che ammaliano, analizzano e confortano.
Il verro ruffiano scritto da uno dei migliori umoristi in circolazione, nonché suo malgrado colpito sin dall’inizio dall’emergenza coronavirus nella sua Codogno, è un libro straordinario e comico, straniante e surreale. Maurizio Milani, maestro del genere, riesce ancora a una volta a spiazzare il lettore narrando della vita agra della porcilaia e dei controversi rapporti nel mondo suino.
Piedi per terra, menti aperte
Se svago ed evasione sono antidoti salutari contro la preoccupazione, allo stesso modo non bisogna permettere alla paura di immobilizzare e anestetizzare le coscienze.
Ecco perché affidarsi a libri che fanno riflettere serve a tenere desta l’attenzione su questioni apparentemente meno attuali ma non meno pregnanti.
La sconfitta dell’Occidente di Laura Secci e Domenico Quirico rievoca tutte le guerre e guerriglie perse dall’Occidente, sia in termini fisici che di diritti, mostrando come la cartina mondiale venga ridisegnata proprio in funzione di nuovi equilibri. Il messaggio di fondo è che bisogna lottare soprattutto contro indifferenza e rimozione per tornare ad essere cittadini consapevoli.
Se si parla di indifferenza è lecito chiedersi se ci sia anche un problema di attenzione: La cultura orizzontale di Giovanni Solimine e Giorgio Zanchini parte proprio dal nostro nuovo ruolo di utenti social iper-connessi per ripensare il concetto di cultura. Ora che consumo e produzione culturali tendono sempre più a convergere, come cambiano le nostre modalità di ricezione e apprendimento? Domande avvincenti, risposte e riflessioni all’altezza della sfida.
Il gioco più bello del mondo
Gli amanti del calcio, in perdurante crisi d’astinenza, possono consolarsi con le pagine di Osvaldo Soriano. Fútbol continua a farsi leggere come un caleidoscopico concentrato di storie con protagonisti, veri e verosimili, appartenenti al mondo della palla rotonda. La più grande soddisfazione nel leggerlo di questi tempi consiste nell’immergersi in ogni racconto come se fosse una giornata di campionato, segnata dal tifo, da colpi di scena e dai consueti tourbillon agonistici.
Per molti il gioco più bello del mondo non è solo la palla rotonda, di questi tempi evocata più che vista, ma è anche la possibilità di trascorrere più tempo (e letture) con i propri figli. Numerosi editori vantano da sempre cataloghi variegati e pieni di sorprese: Minibombo è fra questi, potendo contare anche su una nutrita serie di video che accompagnano e arricchiscono la lettura di testi. Niente da fare di Silvia Borando è un silent-book per bambini dai 3 anni in su che, peraltro grazie a un titolo vagamente profetico, potrà aiutare genitori e figli nello scatenare la fantasia o nell’affrontare con serenità l’antica virtù della noia.