Il bestiario che parla di noi

Letteratume
3 min readOct 21, 2019

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Scarafaggi, gatti, funghi, due pesci rossi e una vipera.

Sono questi gli autentici protagonisti di Bestiario sentimentale, un’intensa e originale raccolta di racconti di Guadalupe Nettel, pubblicata in Italia nel 2018 da La Nuova Frontiera con la traduzione di Federica Niola.

Nelle cinque storie narrate dalla scrittrice messicana il mondo umano e quello animale si specchiano l’uno nell’altro, riconoscendosi quasi nelle loro comuni e inevitabili difficoltà e facendo in modo che in taluni casi ciò che accade su un piano sia solo il presagio di quello che si verificherà nell’altro.

«Ieri pomeriggio è morto Oblomov, il nostro ultimo pesce rosso (…). E sono sicura che, a, modo suo, anche lui ha provato pena per noi.»

Nel primo racconto, “La vita matrimoniale dei pesci rossi”, l’equilibrio di una giovane coppia viene stravolta dall’arrivo di un figlio; nello stesso frangente, le battaglie tra due arcigni pesci rossi seguono in parallelo le vicende dei futuri genitori.

“Guerra nell’immondizia”, con la sua invasione di scarafaggi, è invece il pretesto per riflettere sui conflitti sociali e sulle disparità, mentre in “Felina” le vicende di una gatta e la sua cucciolata sono il contraltare della inattesa gravidanza della protagonista, alle prese con una scelta dolorosa in una fase importante della sua carriera.

“Funghi” è invece la più conturbante, corporea e sensuale tra le storie, ma forse anche quella più claustrofobica, visto che la narrazione si svolge quasi interamente a distanza, mentre si lascia campo libero alla comparsa di questi microrganismi nelle parti intime dei due protagonisti. Funghi che rappresentano un memento per la loro tormentata relazione.

«La mamma era sicura che il serpente fosse l’incarnazione dei suoi dissapori coniugali.»

Nell’ultimo racconto, “La vipera di Pechino”, si attribuisce al serpente un influsso di disgregazione e di auto-disfacimento: un irreprensibile padre e marito, segregatosi in compagnia dell’animale per oscuri motivi, cerca nel nuovo inquilino le risposte ai suoi turbamenti.

Sapere che gli animali e gli umani si somiglino e che abbiano una consonanza di emozioni e comportamenti, rende perfino consolante il fatto che siano loro ad arrivare per primi alla soluzione o allo smascheramento di un problema.

Affidandosi a una tradizione, quella del bestiario, che vanta predecessori illustri come Plinio il Vecchio, Borges e Cortázar, Guadalupe Nettel parla dunque di noi, delle sofferenze sociali e dei disagi individuali, delle paure e delle ossessioni che segnano le nostre esistenze. Il tutto con una prosa brillante, affilata e con punte di commozione e ironia che rendono Bestiario sentimentale un piccolo gioiello narrativo.

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