Giusto o sbagliato? La Crusca risponde
L’italiano è una lingua vitalissima.
Ce lo ricordano ogni giorno i media, le istituzioni, la scuola; lo ricordiamo a noi stessi in qualità di parlanti e di osservatori di fenomeni sociali, perché se è vero che “nomina sunt consequentia rerum” allora non deve stupire che ogni anno i dizionari accolgano centinaia di neologismi tra le loro pagine.
Cosa accade dunque a quel corpus tutt’altro che mutevole che è la lingua italiana?
Ce lo spiega l’Accademia della Crusca, punto di riferimento linguistico dal 1582 e deputata dal 1990 a rispondere ai quesiti linguistici dei suoi lettori, che in un utilissimo libro riordina quesiti e snocciola suggerimenti con la rara abilità di non risultare mai drastica o assertiva ma nemmeno noiosamente pilatesca.
Giusto, sbagliato, dipende. Le risposte ai tuoi dubbi sulla lingua italiana è il titolo del volume dedicato al servizio di Consulenza linguistica dell’Accademia, diretto dagli accademici Paolo D’Achille, responsabile del servizio di Consulenza, e Marco Biffi, coordinatore della struttura informatica e della comunicazione della Crusca sul web e sui social, e edito da Mondadori.
Riprendendo temi e curiosità già segnalati sui social e grazie alla certosina opera di rielaborazione di Matilde Paoli, Raffaella Setti e Stefania Iannizzotto, questa interessante guida grammaticale affronta domande ordinate dalla A alla Z che affrontano etimologie e sintassi, punteggiature e falsi miti.
Si può dire ma però? È corretto a me mi piace? Si scrive qual è o qual’è? Come comportarsi con il verbo attenzionare? Come usare piuttosto che? Si scrive sé stesso o se stesso?
Questi e altri ostinati dubbi, che riguardano ausiliari, accenti, nomi, plurali, neologismi e tutto quel che circonda la nostra variegata lingua, costituiscono l’ossatura di un prontuario che ha l’innegabile merito di ricordarci che una forma chiara e consapevole di comunicazione allontana ogni rischio di opacità e ambiguità, rendendoci, se possibile, non solo dei parlanti migliori ma anche dei cittadini più attenti.
Grazie all’Accademia della Crusca — che anche sul web dimostra l’importanza dell’evoluzione della lingua e della ricerca — consigli e sorprese si passano il testimone (o testimonio?) tra le pagine, trasformando una lettura ponderosa in un’agile caccia al tesoro.