La morale, i dubbi e le bugie

Letteratume
3 min readOct 4, 2019

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Sette storie esemplari, asciutte e luminose.

Bugie e altri racconti morali di John Maxwell Coetzee è il classico libro da avere sempre a portata di mano per ricordarsi cosa è la natura umana e che relazioni instaura con il resto dell’universo; un libro potente e incisivo, tra i migliori pubblicati in Italia nel 2019.

In questi racconti “morali”, animali e persone vengono rappresentati con impressionante nitidezza e ammantati di fascino e mistero, quasi a voler dimostrare che non vi è nessuna certezza su quale sia il nostro posto del mondo.

Si susseguono così donne, cani e padroni alle prese con un dialogo impossibile, in cui è difficile stabilire chi ringhia più forte; madri e nonne che ricordano la celebre Elizabet Costello, che affrontano figli e nipoti sorpresi da improvvisi cambiamenti.

C’è poi una donna, sempre di nome Elizabeth, amante dei gatti, che instaura un lungo e travagliato confronto con suo figlio, sospesa tra amore e dovere, responsabilità e solidarietà.

Dialoghi e monologhi ai limiti dell’intimistico rendono la narrazione fluida e mai banale: vincono il dubbio, l’incertezza, ma anche la curiosità per il cosmo e per la sua bellezza.

Illuminante a tal proposito il profondo e struggente dialogo con una capra, tenuto da uno dei protagonisti:

«A che pensavi mentre andavi al mercato quella mattina in braccio al tuo padrone? Davvero non sapevi dove ti stava portando? Sentivi l’odore del sangue? Perché non ti sei dimenata per liberarti? (..) Perché faccio queste domande? Perché voglio sapere che cosa pensate tu e i tuoi fratelli e le tue sorelle del patto che i tuoi progenitori hanno stretto con il genere umano tanto tempo fa. Secondo quel patto il genere umano si impegnava a proteggervi dai vostri nemici naturali, il leone e lo sciacallo. In cambio i vostri progenitori si impegnavano a consegnare il proprio corpo ai loro protettori perché lo divorassero quand’era il momento, e si impegnavano anche a nome della loro progenie, per infinite generazioni a venire. Mi sembra un pessimo patto, grava troppo sulla vostra tribù. Se fossi una capra preferirei rischiare la pelle con i leoni e gli sciacalli. Ma non sono una capra e non so.»

Quella di Coetzee è una summa di fiabe anticonvenzionali, in cui si legge in filigrana la scrittura densa e precisa del Premio Nobel per la letteratura.

Per chi ha fame di storie morali e non moralistiche, di letture stimolanti e non consolatorie, questo libro di Coetzee è perfetto e costituisce un valido trampolino di lancio per chi non conosce a fondo l’opera dello scrittore sudafricano.

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