La natura umana e il suo resoconto

Letteratume
3 min readAug 29, 2019

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Se, come dice uno dei personaggi del romanzo, “la scrittura nasce dalla tensione tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori”, Resoconto di Rachel Cusk poggia su un equilibrio perfetto, in cui la vita esterna dei personaggi si mescola sapientemente con la voce interiore che li porta a registrare, a rivivere, a ricordare.

Primo di una trilogia che prosegue con Transiti e terminerà con Kudos, Resoconto è un libro raffinato che ci presenta storie e persone che restano sedimentate nella memoria per lungo tempo.

Non capita spesso con i romanzi, ma grazie a Rachel Cusk possiamo serenamente dimenticarci della trama e abbandonarci senza requie al flusso discorsivo ed emozionale che ci viene posto di fronte.

Non è frequente inoltre trovare in un solo testo un elevato numero di frasi da scolpire nella pietra, così brillanti da farle identificare totalmente con chi le pronuncia e da trasformarle in epifanie di vite che forse anche noi abbiamo vissuto.

«Quel che Ryan aveva imparato da tutto ciò era che i fallimenti ti restano appiccicati addosso, mentre i successi sono qualcosa di cui devi continuare a convincerti».

«Il successo ti allontana da ciò che conosci mentre il fallimento ti condanna a restare.»

«Mi sono premurata di immaginare il peggio, e come al solito il trucco ha funzionato.»

Cornici della narrazione sono una torrida Atene e una Grecia “che muore di morte lenta”, dove una scrittrice inglese viene convocata per tenere un seminario, che diventerà il crocevia di incontri sorprendenti e di profonde conversazioni. Si alternano sulla scena il ricco imprenditore, la donna disillusa, l’amico frastornato, gli studenti appassionati, tutti con il loro contorno di storie funzionali al “resoconto”.

L’unica che, aprendo a intermittenza le porte della sua vita, svela poco di sé è proprio la protagonista e voce narrante, che annota e puntualizza senza mai giudicare, ricordandoci la bellezza e la fatuità della natura umana.

Facendo ricorso a meditazioni filosofiche mai fini a se stesse, a immagini vivide (donne che corrono viste dalla finestra: corrono da o corrono verso?) e a sorprendenti riferimenti mitologici (Elpenore che si butta dal tetto della casa di Circe perché è così felice che dimentica di usare la scala), Rachel Cusk ci regala delle pennellate d’autore che fanno di Resoconto un capolavoro della letteratura contemporanea.

«Ma ogni cosa se ne va, anche se cerchi di trattenerla. E di tutto ciò che ritorna da te, sii riconoscente.»

«Andava facendo il resoconto di ciò che lei non era: di ogni cosa che diceva di se stesso, lei riscontrava nella propria natura l’equivalente negativo.»

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