La satira di Biani al servizio delle coscienze

Letteratume
2 min readOct 17, 2022

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L’inizio della pandemia segna uno spartiacque nelle nostre vite, generando uno scossone sociale ed emotivo di fronte al quale non eravamo preparati.

Se oggi forse lo siamo un po’ di più, lo dobbiamo anche a chi sa raccontare e interpretare i momenti di cambiamento.

Mauro Biani lo fa da sempre, mostrando e denunciando, evocando e riordinando tutto quello che ci accade intorno, attraverso folgoranti vignette che nel tempo sono apparse sulle colonne del manifesto, del Fatto Quotidiano e di Left e che sono presenti tuttora su Le Monde, Der Spiegel, l’Espresso e la Repubblica.

Qualche tempo fa è uscito per People, Le cose non andarono bene, un florilegio di vignette realizzate per Repubblica a partire dal febbraio 2020: una raccolta che assume quasi un sapore storiografico per la sua capacità di commentare in modo tagliente e brillante i canti ai balconi e la follia no-vax, lo sfruttamento e la guerra, le crisi politiche e umanitarie.

Perché se è vero che “le cose non andarono bene” dal punto di vista sanitario, c’è poco da essere ottimisti anche sul fronte economico, sociale e geopolitico, altri dei temi determinanti toccati dalla matita Biani in questo prezioso volume.

©Mauro Biani

Le contraddizioni della società civile (autocertificazione, lockdown, tamponi sì o no?) vengono riflesse nelle e dalle storture della politica (c’è l’onanismo sovrano, l’ascia di guerra di Salvini, le mascherine che fanno consultazioni), fino a rischiare di identificare il virus più noto (Covid-19) con quello più antico (l’intolleranza accompagnata dal suo corollario di bestialità cerebrali).

Nei folgoranti disegni di Biani ci sono i giovani alle prese con il distanziamento sociale e con l’uccisione dei loro sogni; ci sono i braccianti alla ricerca di una dignità lavorativa; ci sono i guerrafondai come Putin e i sovranisti come Bolsonaro; c’è una pletora di umanità che combatte e che resiste, in definitiva c’è l’essere umano con il suo ineludibile carico di incongruenze.

La satira di Biani è sempre attenta al sociale e al reale, eppure non è mai scontata, nè accomodante e, forte di un’intelligenza acuta, riesce a scuotere le coscienze portando il lettore a farsi sempre una domanda in più.

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