#LibriIn40Parole — Settembre 2021
“Siamo brevi, il mondo è sovraffollato di parole.”
Non aveva tutti i torti Stanisław Jerzy Lec adoperando il suo caustico humour. Se nella vita questo può servire per mettersi al riparo dagli sterili bla bla bla, nella lettura non è detto che funzioni allo stesso modo.
Ben vengano dunque libri ricchi, pieni, corposi (benchè quantità non sia per forza qualità), ma allo stesso tempo sia ben accetta una bussola che in quaranta parole introduca ed esorti alla lettura.
Si inizia coi classici, si proseguirà con libri di varia natura.
Ecco la bussola, ecco #LibriIn40Parole del mese di settembre.
Cronaca di una morte annunciata
Titolo stracitato, non sempre letto. Santiago Nasar muore, davvero.
Durante la lettura pensi a un finale a sorpresa? Procedi.
La narrazione va spedita mentre Gabriel García Márquez delizia col realismo magico.
Se lo leggi in Islanda sembrerà avulso. Altrove no.
La novella degli scacchi
Puoi leggerlo anche se non giochi a scacchi e se soffri di mal di mare.
Si narra di Gestapo, prigionia, strategia e ci sono alcuni personaggi che parlano poco.
Per Stefan Zweig contano le azioni e qui ce ne sono.
Se questo è un uomo
Se questo è un libro, allora si può davvero narrare l’indicibile?
Primo Levi lo ha fatto con la penna e con la vita, ricordandoci che le coscienze devono restare limpide se non vogliamo assistere di nuovo a quei ferali orrori.
I fiori blu
Ozio o son desto?
Cidrolin e il Duca d’Auge sono sospesi tra storia e vita quotidiana, in un romanzo poliedrico e destrutturato.
Dopo anni di matematica, gioco, enciclopedia, cosmologia, Raymond Queneau mette la ciliegina sui fiori blu.
Calvino traduce mirabilmente.