Vita e scrittura in tre biografie

Letteratume
3 min readApr 26, 2021

Colette, Duras, Ernaux.

L’evento della scrittura di Sara Durantini (13Lab Editore) esplora la vita e le opere di tre grandi autrici della letteratura francese, tessendone trame e intrecci e mostrando le inedite somiglianze e le determinanti differenze.

Ciascuna di loro ha provato, non senza difficoltà, ad emanciparsi dall’ingombrante e asfissiante sguardo maschile (la cosiddetta domination masculine) creando una lingua nuova, che “parla alle donne e delle donne”. Merito di Sara Durantini è averne colto, sulla scorta degli studi Marie-Louise von Frantz, le coincidenze significative junghiane, esplorando il friabile terreno della mitologia e della psicologia e compiendo una puntuale esegesi dell’opera omnia delle tre autrici.

Il viaggio in questi tre universi, uniti da un prezioso fil rouge, ha un che di straniante e onirico, di incantevole e ammaliante.

Scopriamo o riscopriamo così Sidonie-Gabrielle Colette, in arte Colette, e i suoi amori furiosi, il rapporto con Sido, madre ingombrante e perlopiù anelata, le esibizioni, le molteplici cadute e le altrettante rinascite. Un percorso umano e letterario molto travagliato in cui giocano un ruolo cruciale gli affetti (in particolare quello materno) e lo sfavillante contesto storico in cui ha vissuto.

Di tenore quasi complementare è il vissuto di Marguerite Duras, la cui ricerca identitaria vive soprattutto sulla potenza della voce e sull’impossibilità di mostrare il corpo: in lei e nei suoi scritti vivono la passione e la sua frustrazione, gli amori consumati ed evocati, in pratica una “finzione letteraria” che non è mai veramente tale. L’amante, Il dolore, Hiroshima mon amour, India Song sono solo alcune delle pietre miliari di una produzione vasta e incandescente.

Chi ha deciso di fare della propria vita un’opera d’arte è stata infine Annie Ernaux, per la quale il mondo circostante è il punto nevralgico da cui partire per riflettere su sé stessi e per fare letteratura. Quella di Ernaux è una scrittura immersiva ed evocativa, che trova la massima espressione in piccoli capolavori come Una donna, Gli anni, L’evento, la cui potenza prescinde dalla lettura del libro attaccandosi alla pelle del lettore.

L’evento della scrittura, per tornare all’efficace titolo, è dunque un evento socioautobiografico che parla di tre donne, tre scrittrici, ma anche delle nostre vite.

In epoca di MeToo e Cancel culture, questo breve saggio ha il merito di servirsi di tre biografie (più una in filigrana) per raccontare in modo coinvolgente ed equilibrato i corpi e gli scritti, i desideri e le personalità di un mondo, quello femminile, troppo spesso relegato in una posizione ancillare.

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