Storia e cronaca nel post-romanzo di Deaglio

Letteratume
2 min readJul 27, 2021

“Era quella la storia che aveva cambiato l’America. Avrebbe cambiato anche mio cognato?”.

In Cose che voi umani — titolo non poteva essere più azzeccato, editore Marsilio — Enrico Deaglio passa al setaccio i friabili meccanismi della democrazia americana partendo dalla rievocazione dell’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio 2021, e arrivando a costruire una trama sottile e avvincente.

In una struttura narrativa che alterna romanzo e documentario, il fondatore di Diario veste i panni dell’emblematica figura di Tony Sanfilippo, archivista e bibliotecario che, nell’intento di scagionare il cognato coinvolto negli scontri del Campidoglio, si arruola volontario nella New Orion, società specializzata nel riportare a galla nessi storici per valutarne l’applicabilità alle menti dei contemporanei al fine di far rivivere emozioni, vicende e pezzi di memoria passati.

“Più bravi di Goldman Sachs, di McKinsey, della Ford Foundation, di Salesforce” e dotati di strumenti all’avanguardia in tema di intelligenza artificiale, riconoscimento facciale, innesto e rimozione delle memorie genetiche, gli uomini della New Orion, capeggiati dal mefistofelico e centenario Melquíades, ipotizzano che dietro le azioni degli assalitori possano esserci dei replicanti che conservano la memoria dei loro predecessori.

Mike Pence e lo Sciamano di QAnon, Steve Bannon e Lenin, Arnold Schwarzenegger e Hitler, George Floyd e i Diari di Turner, Derek Chauvin e la Guerra di Secessione, diventano indirettamente protagonisti di un avvolgente filo rosso che, oltre a determinanti pagine di storia (dalla Rivoluzione Russa alla caduta del Muro), si snoda nelle tenebre dell’estrema destra americana e della sua anima complottista.

Il tutto intervallato dall’incontro tra il protagonista e un nipote a dir poco sui generis e dalle relative peripezie del cognato “populista”, imbrigliato — non suo malgrado — nella folla e nella follia cospirazioniste. Le vicende si svolgono al tempo di un uomo privo di senno e di ogni forma di lucidità, quel Donald Trump che ha blaterato a lungo di intrighi cinesi, conegrina e dietrologie varie, fino a rendere possibile gli eventi dello scorso 6 gennaio.

Sul crinale tra realtà e finzione, ricostruzione storica e complottismo, Deaglio ha costruito un congegno perfetto, consultabile come manuale di storia recente e come piacevole lettura narrativa, e che di fatto diventa simbolo dell’affascinante idea di post-romanzo all’epoca della post-verità.

--

--