Un detersivo garantito al limone
Scoperto un bisogno, trovato un mercato.
La regola aurea del marketing trova ospitalità fin dalle prime pagine del divertente libro di Walter Fontana, L’uomo di marketing e la variante limone, tornato in libreria, a quasi tre decenni dalla prima edizione, nella nuova veste targata Bompiani all’interno della collana Amletica leggera curata da Stefano Bartezzaghi.
Creatività e fatturati vengono messi alla berlina in un libro che è invecchiato bene nonostante le inevitabili trasformazioni che hanno travolto il mondo della comunicazione: una storia che è la quintessenza della satira aziendale e del mondo del lavoro (“entrate con le mani in alto, non vi sarà fatto alcun male”), grazie alla virtuosa penna del suo autore.
Perché Walter Fontana è stato prima pubblicitario, e quindi parte in causa nel processo narrativo messo in piedi in questo e in altri riusciti romanzi (Visto che siete cani, Non ho problemi di comunicazione, Splendido visto da qui), e soprattutto autore tv per comici e programmi di primo piano e padre della cosiddetta battuta del secolo (garanti Gino&Michele*).
Il lancio di un detersivo liquido per pavimenti diventa dunque questione di vita o di morte nei corridoi degli uffici di multinazionali che hanno assunto i top manager col criterio della “catastrofe superata” e in una spirale di assurdità travolge il divertito lettore che apprezzerà, malgrado il passare degli anni, l’umorismo dispensato in grandi dosi dall’autore.
Tra cinismo galoppante, riunioni surreali, lingua parodistica e dialoghi a dir poco aforistici, il risultato è godibilissimo, regalando lo spaccato di una realtà (aziendale/pubblicitaria/sociale) in allegro disfacimento.
«La rete informatica collega migliaia di utenti, ci sono milioni di documenti disponibili, e tra miliardi di parole, una sola è rivolta a lui in quel momento. La prima parola della nona riga. Pirla.»
*Era un bambino presuntuoso e saccente. Quando la maestra di prima elementare gli chiese: «Ma tu credi in Dio?», lui rispose: «Be’, credere è una parola grossa. Diciamo che lo stimo».
Questa geniale battuta, scritta da Walter Fontana, è inserita al n. 1 della silloge Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, monumentale silloge scritta da Gino&Michele e Matteo Molinari.