Un Qomplotto che non promettiamo breve

Letteratume
3 min readOct 27, 2021

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Poteri occulti, mistificazioni, complotti e, non ultimo, l’adrenocromo.

Il modo più efficace per rapportarsi al terreno di coltura in cui prospera il cospirazionismo è quello di capirne i meccanismi. Comprendere non significa accettare, ma vuol dire scavare in profondità per scovarne i semi, ma soprattutto i germi che ne determinano una propagazione spesso letale.

La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema, scritto da Wu Ming 1 per Edizioni Alegre, effettua un prezioso lavoro di scavo, tanto più meritorio in virtù della capacità lucida ed esegetica di mapparne la genesi senza mai perdere il filo: tra lo sciamano di QAnon e Umberto Eco, Nanni Balestrini e Bambini di Satana (preziosa la dedica a Marco Dimitri), il rischio di naufragare sarebbe stato dietro l’angolo.

In questo saggio, tra i migliori degli ultimi anni, per fortuna non si naviga a vista, perché l’autore srotola oltre seicento pagine con disinvolto rigore mostrando cosa c’è dietro le più antiche e stantie fantasie di complotto. Stregoneria femminile e accusa del sangue, “Conspirituality” e la presunta morte di Paul McCartney, fino alla sostituzione etnica imputata alla “Cabal”, ovvero quell’accolita di satanisti pedofili capeggiati da George Soros, Hilary Clinton e Bill Gates, concorrono a creare un quadro isterico e delirante.

QAnon sorge dunque al crocevia delle peggiori dietrologie, rivelandosi fenomeno di culto che si espande a macchia d’olio e che fa strame — solo in apparenza — di ogni ragionamento logico: il nostro mondo sarebbe dunque governato da uomini potenti che, non paghi della ricchezza materiale, ambirebbero al dominio totale del mondo e all’elisir di lunga vita, reso possibile dall’adrenocromo presente nel sangue dei bambini, violentati, uccisi e infine dissanguati, perlopiù nei sotterranei delle pizzerie americane.

Chi se non Donald Trump poteva fungere da amplificatore di simili deliri? L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 si configura come l’inevitabile conseguenza di una propaganda marcia e pericolosa.

I parallelismi tra il QAnon d’oltreoceano e gli antivaccinisti italiani, racchiusi nella seconda parte del libro in cui si analizzano “i filamenti del genoma transantlico”, sono poi fondamentali per accettare che la dietrologia non viaggia solo un solo binario ma travolge perfino tutti quelli che credono di opporsi al sistema (non accorgendosi di farsene megafono).

La soluzione risiede perciò nell’avvicinarsi alla questione con occhiali critici, senza moralismo e altezzosità: è quello che fa da anni Wu Ming 1, accortosi tra i primi che la storia di QAnon nasce quasi come una burla, segnata da sorprendenti attinenze con il romanzo “Q” del collettivo Luther Blisset Project, per poi deflagrare in un movimento impetuoso che ha avuto i suoi fertilizzanti nella pandemia, nell’infodemia e nell’isolamento forzato.

Caso raro nel panorama editoriale italiano, La Q di Qomplotto è un libro raffinato e appassionato che non si limita a spiegare le isteriche teorie del complotto, ma che mette in guardia da qualsiasi scorciatoia euristica, facendo viaggiare il lettore tra autobiografia personale e letteraria, tra reportage e strade oniriche, tra analisi semiotico-filosofica e pastiche letteraria.

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