Una guida al nostro tempo imperfetto
Sapere aude.
È questo il motto illuministico, caro ad Orazio e a Kant, che caratterizza l’ultimo libro di Ivano Dionigi, Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza, edito da Solferino Libri.
Già Magnifico Rettore dell’Università di Bologna ed eccelso latinista, Dionigi attinge al suo ricco bacino culturale per tracciare una rotta del pensiero e del sapere contemporanei, mostrando come le nostre radici greco-romane possono aiutarci a capire un’epoca caratterizzata da trasformazioni rapide e profonde.
Il dominio della tecnica, l’arrivo inevitabile dei “nuovi barbari”, in pratica la messa in discussione del canone culturale, economico e politico degli europei, sono le sfide che abbiamo di fronte.
Come comportarsi dunque di fronte alla rivoluzione sociale dell’immigrazione che mette in crisi l’eurocentrismo?
Come affrontare la deformazione delle coordinate spazio-temporali operata dalla rivoluzione tecnologica?
Intelligere, interrogare, invenire — spiega Dionigi — per capire davvero “a che punto è la notte” come chiede il profeta Isaia.
Alla prima domanda, che considera la paura come la nostra “seconda natura”, bisogna allora rispondere con la cultura, con la comprensione, con il “pensiero lungo”, ben altra cosa rispetto all’erezione di muri e steccati. Al riguardo ci viene in soccorso l’approccio aperto di Romolo e del suo In spem futurae multitudini con Roma che ci ha educati alla cultura dell’et et, non dell’aut aut.
Allo stesso modo non bisogna temere la tecnologia dei media digitali né le macchine che puntano a sostituire l’uomo: l’importante è non lasciarsi soggiogare e controllare, si deve servire ma non essere asserviti.
La stessa tecnica ha bisogno della politica e del sapere umanistico, ecco perché Dionigi auspica la formazione di un nuovo lessico per “tentare di accordare i contrari”.
Il trait d’union tra le nostre paure è proprio il linguaggio, il cui uso ingannevole — ricorda Tucidide — porta al “sovvertimento della vita civile.”
Occorre dunque una “mobilitazione degli animi” che rimetta al centro la tradizione che guarda al futuro, ma soprattutto l’individuo e la sua formazione grazie a quell’Università brillantemente definita da Umberto Eco “unico caso di migrazione pacifica di studiosi e studenti.”
Osa sapere è un saggio denso e agile, scritto con chiarezza e onestà intellettuale, un autentico prontuario per affrontare tempi difficili ma affascinanti.