Weekly newsletter of Letteratume — Newsletter #10

Letteratume
2 min readMar 30, 2022

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Non è semplice essere costretti a confrontarsi quotidianamente con la guerra e gli annessi sacrifici umani e sofferenze, come avviene con regolarità dallo scorso 24 febbraio.

Eppure, grazie anche a reportage accurati e coraggiosi, tra le macerie ucraine spuntano barlumi di vita, speranza, bellezza, umanità.

In settimane così complesse, in cui è intervenuto anche papa Francesco a condannare l’uso delle armi, si riesce, tra mille distinguo e difficoltà, a parlare anche di investimenti in cultura, delle sorti del romanzo, di arte narrata, delle finzioni di Borges in quaranta parole e di una storia sorprendente scritta da un maestro del virtuosismo letterario.

Che sia una lettura gradevole, che ci apra ad altri e migliori mondi.

Buon proseguimento.

Tersa Pagina

Uno sguardo a quello che accade in Ucraina è sempre doveroso, così come è importante tenere conto delle voci, come quella autorevole di papa Francesco, che tuonano contro l’incremento della spesa per le armi.

Come sempre accade da un mese a questa parte, la bellezza deve salvare il mondo.

In tal caso ci appelliamo all’arte grazie a due approfonditi documentari in onda su Nexo, dedicati a Bosch e Modigliani.

Se poi ci si vuole soffermare sul ruolo della critica e sulle forme illimitate del romanzo, si consiglia la lettura di un bel pezzo di Luigi Matt per Treccani.

Per una newsletter che si occupa di cultura, è imprescindibile ragionare sull’entità degli investimenti stanziati dal PNRR: lo facciamo grazie a uno dei consueti circostanziati approfondimenti di openpolis.

Recensioni

Il presidente dell’Oulipo, Hervé Le Tellier, ha scritto un libro che definire fantascientifico sarebbe ingeneroso. Si parte da un’anomalia (che ne è appunto il titolo dell’edizione italiana targata La nave di Teseo) e si viaggia impunemente tra le storture di scienza e logica.

Consigliatissimo. Ne ho scritto in questo blog (qui).

#LibriIn40Parole

Perdersi nei meandri creati da Jorge Luis Borges è un piacere. Farlo in quaranta parole non è meno avvincente. Qui viene ridotta all’osso Finzioni.

Quanto è fantasticamente angoscioso ricordare la totalità delle memorie umane come Funes, quanto è faticosamente epico riscrivere il Chisciotte come fa Menard! A Tlön va in scena il mondo labirintico di Borges, fulgida sintesi di quanto sa fare la letteratura.

Ci si legge la prossima settimana.

Splendide letture a tutti.

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